Fede e impegno sociale negli scritti di Filiberto Scorzoso

Raccogliere gli scritti di Filiberto Scorzoso contenuti nella rubrica "Approfondiamo su..." proposta per anni sul settimanale diocesano “La Domenica” era un'idea che nasceva da lontano. Una di quelle cose che, per un motivo o per l'altro, venivano da entrambi rimandate. Verso la fine di ogni anno quando era ben visibile la produzione giornalistica e gli scritti pubblicati, il proposito che ci davamo, Filiberto ed io, era che quegli scritti avrebbero meritati un seguito e dovevano essere pubblicati. Non ero il solo che avrei voluto raccogliere gli scritti di Filiberto. Più di una persona avevano stimolato l'interessato. Nilo Mascagni, che ogni settimana digitava i suoi scritti in redazione, provò anche a mettere Filiberto al pezzo, ma la modestia prevaleva sempre e prendeva il sopravvento sull'iniziativa. Ci riprovai nel 2009 quando, in occasione del Convegno Nazionale dei Settimanali Cattolici che si svolse per la prima volta a San Miniato, pensai che quegli scritti potevano essere l'occasione per regalare, ai più di duecento giornalisti provenienti da tutta Italia, un volumetto di approfondimenti. L'incalzare veloce degli eventi che crescevano, ci fecero propendere di parlarne con più calma. Esce dunque postuma, a un anno dalla sua scomparsa, questa pubblicazione per volontà della famiglia, della moglie Anna Maria, dei figli Alessandro e Francesco e con il modesto apporto dello scrivente, ben oltre quello che era il progetto iniziale. Questa pubblicazione si amplia e comprende i principali scritti che dal 1988 si sono succeduti sul settimanale diocesano. E raccoglie anche le principali relazioni di Filiberto realizzate durante lo svolgimento dell’ufficio di Difensore civico comunale, un servizio a cui teneva particolarmente. Nel cuore del libro rimangono però gli scritti contenuti nella rubrica su La Domenica. “Approfondiamo su...” aveva un posto privilegiato e una collocazione pressochè fissa: il taglio alto della prima pagina. Uno spazio di approfondimento di quelli che erano i momenti dell'anno liturgico adattato ai pensieri dei contemporanei, cogliendone i segni dei tempi per una valutazione modulare del lettore, dove, in poche righe si concentravano spunti e riferimenti per chi voleva approfondire. Ma che poneva, nella sua semplicità, interrogativi e spunti di riflessione. La rubrica comparve a partire dal 1995 con cadenza settimanale; salvo alcuni brevi periodi di vacanza, è andata avanti ininterrottamente fino al 2002.
Quando gli impegni, sempre crescenti, o la salute faceva qualche scherzo, ecco puntuale la telefonata preventiva di Filiberto nella quale chiedeva di essere dispensato dall'impegno settimanale. Al tempo stesso, quando sapeva di essere impegnato, nelle settimane precedenti si avvantaggiava preparando più di uno scritto per le uscite future del giornale. Così diceva, "vado in ferie dal giornale!".
Con la nuova grafica, un doppio dorso e il recupero della testata storica, sul settimanale diocesano non era previsto uno spazio sufficiente nel taglio alto di prima pagina, se non per brevi note o per aforismi. Dopo un periodo di prova di nuova collocazione decidemmo di evolvere la rubrica in articoli firmati. Filiberto si era avvicinato alla carta stampata nel 1988, quando Gualtiero Sollazzi, allora responsabile della direzione del giornale “La Domenica”, costituisce la redazione del settimanale e lo incoraggia a scrivere. Filiberto accetta molto volentieri e si impegna in questo incarico. Ben volentieri lo confermai nel 1995 nella redazione del settimanale quando mi fu chiesto di coordinare l'edizione diocesana che fa capo a Toscana Oggi. E con lui e al compianto Nilo Mascagni abbiamo lavorato a stretto contatto per più di quindici anni, fino al 2010. Gli scritti che seguono sono presentati con il seguente ordine: prima gli articoli giornalistici su vari temi del periodo che va dal 1988 al 2004 poi quelli che hanno a che fare con la dottrina sociale della chiesa e di natura socio-politica. Seguono la pubblicazione di due (quella del 1997 e del 2002) delle sei relazioni che Filiberto, nelle vesti di Difensore civico, leggeva annualmente al Consiglio Comunale in modo da dare uno spaccato dell'impegno e per notare la notevole mole di lavoro che riuscì a sviluppare a servizio dei cittadini con il suo ufficio. Sono state omesse, perchè ripetitive nella forma e nella sostanza (cambiavano solo le pratiche) per non appesantire la lettura, le altre annate. Segue un'ampia riproduzione degli scritti della rubrica "Approfondiamo su...". La scelta ha privilegiato gli argomenti e la riflessione. Ma possiamo dire che solo una minima parte, legata a date e fatti contingenti, o temi riproposti a distanza di anni, sono state omessi. Per inquadrare meglio la vita e gli scritti di Filiberto, è stato proposto a due persone che l'hanno conosciuto da vicino, e con cui ha strettamente collaborato, Gualtiero Sollazzi e don Andrea Cristiani di ripercorre un tratto della sua figura e delle sue opere. Infine, per inquadrare il ruolo storico del Difensore civico è stato chiesto a Lucia Franchini, attuale Coordinatore nazionale dei Difensori civici delle Regioni e delle Province autonome e Difensore civico della Toscana, succeduta a Giorgio Morales (con cui per il lavoro di ufficio Filiberto si consultava), di contestualizzare la sua figura nel momento storico e in confronto alle altre esperienze regionali.