Stragi civili in Toscana. E i tedeschi ci ordinarono di scavare una fossa

Ecco un vero e proprio bignami delle più importanti – per modalità di esecuzione e per numero di caduti – stragi naziste avvenute in Toscana tra il 1943 e il 1945.
Uno strumento di agilissima consultazione, una guida in formato tascabile, che affronta il tema ricostruendo le vicende in maniera sintetica e rigorosamente scientifica; con l’intento di consegnare ai giovani di oggi, lontani da queste problematiche, la memoria di un passato che, seppur dolorosissimo, non deve in alcun modo essere dimenticato.
Accanto al racconto, volutamente stringato, il libro fornisce una ricca e aggiornata bibliografia sull’argomento.
29 giugno 1944, Civitella della Chiana, in provincia di Arezzo: “Si tratta di uno degli episodi più gravi avvenuto in quel giugno 1944. […] 149 i morti”.
12 agosto 1944, Sant’Anna, comune di Stazzema (Lucca): “Si tratta della strage più grossa compiuta dai tedeschi in Toscana”.
23 agosto 1944, territorio del Padule di Fucecchio (Firenze): “I morti furono 175, tra cui un solo partigiano. I reparti tedeschi si resero subito conto di uccidere civili, ma continuarono lo stesso”.
… E infatti la nostra regione ebbe il triste primato delle stragi di civili commesse da soldati tedeschi.

Autore Claudio Biscarini
Pagine 112 - Euro 7