Radici contadine. Racconti di vita di Maresco Martini


Autore: Maresco Martini, Pagine 136 - Euro 8

Prefazione di Francesca Pinochi
Maresco Martini prosegue il suo cammino, senza interruzione e senza sosta. Un viaggio con la capacità di riscriversi come il mutare delle stagioni. Protagoniste sono ancora loro: le campagne, le valli e le colline che appartengono al cuore di un uomo che ama definirsi “ un incisore del globo”.
Ci scruta dall’alto delle sue albe e scuote la testa, non capisce l’ intromissione di tutto quel cemento che ha fatto spreco della bellezza. Come un bravo artigiano, preciso e attento, ci aiuta a ristabilire un dialogo con la natura. Una natura tra il vivere e il sopravvivere degli anni 50 per spingersi fino alle attuali considerazioni tra passato e presente avvenute con l’industrializzazione.
Questo libro è un cerchio che si chiude non sull’abbandono delle campagne ma sul recupero dei luoghi attraverso il giudizio di chi realmente li ha vissuti perché Maresco è soprattutto un contadino, ci offre il suo vissuto per lasciare una traccia di storia, un ricordo di tutti coloro che hanno lavorato la terra. Racconta le sue vicende attraverso eventi piacevoli, divertenti ma anche tragici e ci rende partecipi di una grande ricchezza culturale.
Un contatto che ancora mantiene vivo ripercorrendo quei sentieri e calpestando quella terra e traducendoli in una esperienza che ci dimostra come, nonostante i cambiamenti, la natura riesca a conservare la magia delle origini.
Camminare è raccontare, raccontare è rivivere, riscoprire angoli incontaminati ai quali Maresco è ancora legato e che conosce a fondo. Autentico, genuino questo libro ci prende per mano e ci porta alla scoperta di paesaggi che sono solo nascosti agli occhi inesperti di chi guarda e non osserva. Ci aiuta a comprenderli, a trarre gli insegnamenti delle stagioni, delle albe, dei camini accesi. Le riflessioni allo spuntare del sole e le veglie prima del tramonto. Le vicende vissute da ragazzino e trasformate in regole di vita.L l’orgoglio di un uomo che attraverso semplici parole riesce ancora a raccontare di una natura a volta amica talvolta nemica.
Ci sorprende poi con una storia, anche questa vera, che appare quasi un romanzo. Un altro insegnamento che si spende tra coraggio e fermezza dove le alternative erano poche e una decisione poteva rappresentare la chiave di volta nel bene e nel male. Un intreccio straordinario di destini, di fatalità, di curiose coincidenze.
Con questo libro Maresco sceglie il piacere della conquista, quella della memoria che grazie a lui non andrà dispersa. Con la dovuta pazienza, senza fretta, ci suggerisce come e dove guardare. Dalla descrizione alla realtà il passo è breve: vivere l’ambiente che ci circonda nel rispetto più assoluto, seguendone l’espressione più semplice, condividendola.