Non voglio salir sulle vette. Frammenti, cronache e poesie


Un sacerdote; un uomo caratterizzato da una profonda passione per lo studio, per i libri, per la letteratura, e che per questo si laureò in lettere antiche e intraprese la carriera di insegnante; una persona estremamente capace di calarsi nella realtà umana di ieri e di oggi, cogliendone e condividendone in modo straordinario le pene e le gioie: don Livio Tognetti.
Con il presente volume, che ne raccoglie gli scritti inediti e quelli degli ultimi anni di vita, Hafiza Malik e Delio Fiordispina intendono ricordare la figura di questo lucido intellettuale, che seppe quotidianamente ascoltare ed alleviare gli affanni, i dolori, i dubbi degli altri uomini: “Disse che era più facile parlare così agli studenti che non essendo solo un prete, che magari insegnava religione”, perché egli “era una vero professore ed al tempo stesso sacerdote”.
In “Buon Natale”, che don Livio scrisse poco prima di morire, troviamo un accorato invito a “ripercorrere la strada dei pastori”, ad “andare fino a Betlemme”, ovvero a “riscoprire il senso della nostra esistenza, della nostra dignità […] troppe volte ignorata o calpestata nei modi più assurdi”; un invito a rivedere e ad accettare, alla luce della fede, la sofferenza umana.
La poesia di don Livio è “la vita fissata e chiarita dalla parola”: “Voglio giocar fino all’ultima carta / questo gioco talvolta crudele, / eppure stupendo, la vita.”

Autore: Livio Tognetti
Pagine 192 - Euro 15