Non sono che un uomo. Sei meditazioni teatrali sull’opera e la personalità di Ernesto Balducci


Una pièce teatrale che, lungi dal pretendere di essere esaustiva, intende testimoniare l’importanza della personalità e dell’opera filosofica, sacerdotale e sociale di un religioso militante, di un uomo di solida cultura che è riuscito a calare il messaggio evangelico nella complessa realtà di oggi.
Un viaggio nel poliedrico mondo culturale di padre Ernesto Balducci, persona coraggiosa, franca, generosa, altruista e fedele, dall’inizio alla fine, ad una battaglia planetaria in difesa dei diritti dei poveri e degli operai.
Un uomo che dimostrò un alto spessore etico e un impegno civile disinteressato, e che divenne oggetto di critiche da più fronti proprio perché la dimensione del suo progetto travalicava i provincialismi, le comode omologazioni e si poneva in antitesi costruttiva al dilagante conformismo e al culto dell’ignoranza; un “tenace combattente, fiducioso nella ragione e nel più ampio disegno divino”: “pensiero e azione, teoria e prassi, messaggio evangelico e vicinanza al dramma della miseria e dello sfruttamento, raccordo fra ragione e fede”.
Eccolo, in tutta la sua valenza e in tutta la sua attualità, uno dei pensieri cruciali di padre Balducci: “L’obbligo di obbedire alla Patria quando essa chiama alle armi, è subordinato alla giustizia naturale. […] Il che significa che nel caso di una guerra totale i cattolici avrebbero non dico il diritto ma il dovere di disertare […] un attimo di silenziosa ammirazione per coloro che a proprie spese testimoniano un’assoluta volontà di pace” (scena quarta, seconda parte).


Autori: Giovanni Lombardi, Cristiano Mazzanti
Pagina 64 - Euro 10