Frammenti da una guerra. Montecatini val di Cecina: dalla guerra alla Repubblica

Autore: Renzo Rossi
Pagine 392, ricco corredo fotografico d'epoca

Nota introduttiva
Montecatini Val di Cecina è senza dubbio uno dei Comuni della provincia dove la memoria si tramanda e se ne fa patrimonio per la costruzione del futuro.
Renzo Rossi, ricostruisce non solo fatti ed episodi di una Montecatini che non c’è più, riconsegnandoci un patrimonio fatto di persone, di vissuto e di usanze che sono le radici di una comunità, ma ci dà una testimonianza articolata, e ci ripropone anche come ogni Anniversario della Liberazione sia una data da ricordare e da celebrare, da riproporre alle generazioni successive affinchè in ogni tempo si riconosca il valore della libertà e non si dimentichi la memoria di chi per la libertà ha dato la propria vita. 
Per chi come me ha avuto modo di conoscere direttamente o indirettamente durante la mia esperienza amministrativa nel Comune di Montecatini Val di Cecina, persone ed avvenimenti di cui si parla nel volume, questo scritto è motivo di arricchimento, un modus operandi da prendere come esempio e tante di quelle esperienze vissute fanno a pieno titolo parte di me.
In occasione della giornata della memoria celebrata il 27 gennaio 2006 proprio a Montecatini Val di Cecina, in qualità di Presidente della Provincia di Pisa, ebbi a dire che “ricordare”, “fare memoria”, non significa voltarsi indietro per allontanare definitivamente quei “fatti”, bensì è l’esercizio indispensabile di un popolo che non vuol ripetere certi errori e certe nefandezze. 
“Fare memoria” significa anche capire la dinamica della storia, cercare di comprendere perché certe cose sono avvenute, perché una parte dell’umanità ha dovuto conoscere i campi di sterminio, l’olocausto, la shoa”.
Il grande scrittore Primo Levi, nel suo romanzo “Se questo è un uomo”, sostiene che si devono comprendere queste cose per evitare che si ripetano.
Ma per comprendere bisogna fare anche un po’ di fatica, dobbiamo scrollarci di dosso quella “riluttanza” che per anni ha impedito di parlare di questi avvenimenti in modo pieno e approfondito.
Credo che il tempo sia maturo per una lettura, prendendo esempio dal lavoro di Renzo Rossi, per una più ampia riflessione sul dramma del conflitto, ma anche per una più piena comprensione della nostra convivenza democratica e repubblicana. 
Andrea Pieroni