46.48. / 59.50. La prova. Un documento risolutivo sulla strage nel duomo di San Miniato


22 luglio 1944, ore 10.30: bersaglio, osservatorio White; batteria, A; tiri, 51 M48; coordinate, 46.48/59.50; effetto, buono.
… Ovvero, “in due righe c’è tutto il misfatto”.
Con il ritrovamento, al National Archives & Record Service di Washington, di un documento qui pubblicato integralmente, viene posto termine alla vicenda relativa alla strage nel duomo di San Miniato, avvenuta appunto in data 22 luglio 1944.
Allora la causa del disastro venne attribuita a un fortuito tiro di artiglieria americana; ma in realtà non si trattò di “un tiro a casaccio, di mera routine, […] ma [di] un tiro mirato su uno specifico bersaglio, con una rosa di colpi che necessariamente veniva a interessare anche la Cattedrale dove si erano rifugiate centinaia di persone”.
“Le ciarle sulla mina nazista prima e sulla granata tedesca poi, […] facevano parte di un preordinato piano di depistaggio interessato a dirottare le responsabilità […] Non aggiungiamo altro. Allo storico bastano le documentate risultanze oggettive.”
Un fatto di guerra in cui, per una volta, l’esercito tedesco in ritirata non c’entra.

Autori: Giuliano Lastraioli e Claudio Biscarini
Pagine 18 - Euro 8